al costo di 760€ annuali o 100€ mensili
al costo di 950€ annuali o 125€ mensili
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Il corso ha una frequenza settimanale, inizia a Ottobre e termina a Maggio per un totale di 80 ore. Ogni lezione ha una durata di 1 ora e mezzo. Alla fine del percorso annuale verrà allestito un saggio/spettacolo.
Lunedì ore 16.45 – 18.15
Sede: M2 Cimiano
Martedì ore 16.45 – 18.15
Sede: M3 Maciachini
Giovedì ore 16.45 – 18.15
Sede: M3 Lodi
Apprendere divertendosi
La nostra pedagogia d’insegnamento fonda le proprie radici nel gioco; questa questa condizione ci permette di insegnare le basi del teatro: l’uso espressivo della voce e del corpo.
Creare il gruppo
Nel gruppo si migliorano o si acquisiscono alcune importanti competenze in un clima di divertimento: fiducia, ascolto reciproco, condivisione, rispetto degli altri e di se stessi.
Il laboratorio
Si sperimenta la relazione con lo spazio e con gli altri, l’energia e il ritmo. Liberando l’immaginazione e la creatività, si inventano nuove lingue e camminate fantasiose. Si impara a improvvisare fino a creare personaggi originali e bizzarri per poi inserirli a fine corso in un saggio/spettacolo creato modellando a piacimento testi di narrativa o teatrali.
Il corso ha una frequenza settimanale, inizia a Ottobre e termina a Maggio per un totale di 80 ore. Ogni lezione ha una durata di 1 ora e mezzo. Alla fine del percorso annuale verrà allestito un saggio/spettacolo.
Lunedì ore 16.45 – 18.15
Sede: M2 Cimiano
Martedì ore 16.45 – 18.15
Sede: M3 Maciachini
Giovedì ore 16.45 – 18.15
Sede: M3 Lodi
Apprendere divertendosi
La nostra pedagogia d’insegnamento fonda le proprie radici nel gioco; questa questa condizione ci permette di insegnare le basi del teatro: l’uso espressivo della voce e del corpo.
Creare il gruppo
Nel gruppo si migliorano o si acquisiscono alcune importanti competenze in un clima di divertimento: fiducia, ascolto reciproco, condivisione, rispetto degli altri e di se stessi.
Il laboratorio
Si sperimenta la relazione con lo spazio e con gli altri, l’energia e il ritmo. Liberando l’immaginazione e la creatività, si inventano nuove lingue e camminate fantasiose. Si impara a improvvisare fino a creare personaggi originali e bizzarri per poi inserirli a fine corso in un saggio/spettacolo creato modellando a piacimento testi di narrativa o teatrali.
Il corso ha una frequenza settimanale, inizia a Ottobre e termina a Maggio per un totale di 60 ore. Ogni lezione ha una durata di 1 ora e 45 minuti. Alla fine del percorso annuale verrà allestito un saggio/spettacolo.
Lunedì ore: 18.15 – 20.00
Sede: M2 Cimiano
Martedì ore: 18.15 – 20.00
Sede: M3 Maciachini
Venerdì ore: 18.15 – 20.00
Sede: M3 Lodi
Creare gruppo – viva il confronto abbasso il giudizio!
Questo primo step è significativo per acquisire o migliorare alcune importanti competenze in un clima di spensieratezza e divertimento. Attraverso il gruppo si lavora per ascoltare ed ascoltarsi, condividere idee e difficoltà, comunicare nel rispetto degli altri e collaborare nella creatività.
Il requisito ideale affinché si crei un clima di completa fiducia, che favorisca l’apprendimento, è la sospensione del giudizio.
Il giudizio nasce spontaneo ma può essere trasformato in una critica costruttiva. In questo modo i partecipanti potranno esprimere sé stessi in piena libertà.
Il corpo e la consapevolezza fisica
Il nostro corpo comunica sempre (comunicazione non verbale): è importante sapere che cosa sta dicendo.
Acquisire consapevolezza fisica (propriocezione) significa comprendere come si muove il nostro corpo, anche in una semplice camminata: è fondamentale essere consapevoli delle proprie tensioni fisiche e lavorare per scioglierle.
Dopo aver imparato a muoversi con consapevolezza, si può utilizzare in modo più soddisfacente il corpo come strumento d’espressione in armonia con la voce.
Il respiro e la voce
Prima di utilizzare in modo ottimale la voce è essenziale imparare una corretta respirazione. L’uso armonico dell’apparato fonatorio – in particolare il diaframma – migliora l’espressività emotiva.
Improvvisare a teatro
Saper improvvisare è fondamentale per approcciare e mettere in scena un testo teatrale. Il corpo e la voce reagiscono a tutto ciò che gli accade attorno: questo è già il motore creativo dell’improvvisazione. Se si è in ascolto e consapevoli, dall’improvvisazione su un tema il risultato acquisirà senso e sarà chiaro allo spettatore.
La memoria fisica e l’azione scenica (fare memoria)
Quando si racconta una storia, si tende spesso ad avere paura dei testi da imparare. Durante il percorso, si scopre quanto in realtà sia facile “fare memoria” in modo nuovo ed efficace: se è chiaro il senso del discorso, si scopre che le parole e le azioni sceniche risultano naturalmente collegabili.
Nota: tranquilli, potete anche dimenticare una battuta! Arriverete in fondo all’anno che saprete come fare ad uscire dall’impasse!
Il corso ha una frequenza settimanale, inizia a Ottobre e termina a Maggio per un totale di 60 ore. Ogni lezione ha una durata di 1 ora e 45 minuti. Alla fine del percorso annuale verrà allestito un saggio/spettacolo.
Lunedì ore: 18.15 – 20.00
Sede: M2 Cimiano
Martedì ore: 18.15 – 20.00
Sede: M3 Maciachini
Venerdì ore: 18.15 – 20.00
Sede: M3 Lodi
Creare gruppo – viva il confronto abbasso il giudizio!
Questo primo step è significativo per acquisire o migliorare alcune importanti competenze in un clima di spensieratezza e divertimento. Attraverso il gruppo si lavora per ascoltare ed ascoltarsi, condividere idee e difficoltà, comunicare nel rispetto degli altri e collaborare nella creatività.
Il requisito ideale affinché si crei un clima di completa fiducia, che favorisca l’apprendimento, è la sospensione del giudizio.
Il giudizio nasce spontaneo ma può essere trasformato in una critica costruttiva. In questo modo i partecipanti potranno esprimere sé stessi in piena libertà.
Il corpo e la consapevolezza fisica
Il nostro corpo comunica sempre (comunicazione non verbale): è importante sapere che cosa sta dicendo.
Acquisire consapevolezza fisica (propriocezione) significa comprendere come si muove il nostro corpo, anche in una semplice camminata: è fondamentale essere consapevoli delle proprie tensioni fisiche e lavorare per scioglierle.
Dopo aver imparato a muoversi con consapevolezza, si può utilizzare in modo più soddisfacente il corpo come strumento d’espressione in armonia con la voce.
Il respiro e la voce
Prima di utilizzare in modo ottimale la voce è essenziale imparare una corretta respirazione. L’uso armonico dell’apparato fonatorio – in particolare il diaframma – migliora l’espressività emotiva.
Improvvisare a teatro
Saper improvvisare è fondamentale per approcciare e mettere in scena un testo teatrale. Il corpo e la voce reagiscono a tutto ciò che gli accade attorno: questo è già il motore creativo dell’improvvisazione. Se si è in ascolto e consapevoli, dall’improvvisazione su un tema il risultato acquisirà senso e sarà chiaro allo spettatore.
La memoria fisica e l’azione scenica (fare memoria)
Quando si racconta una storia, si tende spesso ad avere paura dei testi da imparare. Durante il percorso, si scopre quanto in realtà sia facile “fare memoria” in modo nuovo ed efficace: se è chiaro il senso del discorso, si scopre che le parole e le azioni sceniche risultano naturalmente collegabili.
Nota: tranquilli, potete anche dimenticare una battuta! Arriverete in fondo all’anno che saprete come fare ad uscire dall’impasse!
Il corso a Milano ha una frequenza settimanale, inizia ad Ottobre e termina a Giugno per un totale di 80 ore. Ogni lezione ha una durata di 2h30min. Alla fine del percorso annuale verrà allestito un saggio/spettacolo.
Il programma del corso si sviluppa in tre livelli (3 anni) alla fine dei quali viene rilasciato un attestato; è possibile frequentare anche solo il primo livello e poi scegliere di accedere ai livelli avanzati.
Lunedì ore: 20.00 – 22.30
Sede: M2 Cimiano
Giovedì ore: 20.00 – 22.30
Sede: M3 Lodi
Venerdì ore: 20.00 – 22.30
Sede: M3 Maciachini
Durante il primo anno verranno proposte attività laboratoriali volte a raggiungere i seguenti obiettivi:
Creare gruppo
Questo primo step è significativo per acquisire o migliorare alcune importanti competenze in un clima divertente. Attraverso il gruppo si lavora per acquisire fiducia, sospendere il giudizio, ascoltare e ascoltarsi, condividere idee e difficoltà, comunicare nel rispetto degli altri e collaborare nella creatività.
Il corpo e la consapevolezza fisica
Il nostro corpo comunica sempre (comunicazione non verbale): è importante sapere che cosa sta dicendo.
Acquisire consapevolezza fisica (propriocezione) significa comprendere come si muove il nostro corpo, anche in una semplice camminata: è fondamentale essere consapevoli delle proprie tensioni fisiche e lavorare per scioglierle.
Dopo aver imparato a muoversi con consapevolezza, si può utilizzare in modo più soddisfacente il corpo come strumento d’espressione in armonia con la voce, pronti a dare vita ai personaggi da interpretare.
Il respiro e la voce
Prima di utilizzare in modo ottimale la voce è essenziale imparare una corretta respirazione. L’uso armonico dell’apparato fonatorio – in particolare il diaframma – migliora l’espressività emotiva.
Improvvisare a teatro
Saper improvvisare è fondamentale per approcciare e mettere in scena un testo teatrale. Il corpo e la voce reagiscono a tutto ciò che gli accade attorno: questo è già il motore creativo dell’improvvisazione. Se si è in ascolto e consapevoli, dall’improvvisazione su un tema il risultato acquisirà senso e sarà chiaro allo spettatore.
La memoria fisica e l’azione scenica (fare memoria)
Quando si racconta una storia, si tende spesso ad avere paura dei testi da imparare. Durante il percorso, si scopre quanto in realtà sia facile “fare memoria” in modo nuovo ed efficace: se è chiaro il senso del discorso, si scopre che le parole e le azioni sceniche risultano naturalmente collegabili.
Nota: tranquilli, potete anche dimenticare una battuta! Arriverete in fondo all’anno che saprete come fare ad uscire dall’impasse!
Il corso a Milano ha una frequenza settimanale, inizia ad Ottobre e termina a Giugno per un totale di 80 ore. Ogni lezione ha una durata di 2h30min. Alla fine del percorso annuale verrà allestito un saggio/spettacolo.
Il programma del corso si sviluppa in tre livelli (3 anni) alla fine dei quali viene rilasciato un attestato; è possibile frequentare anche solo il primo livello e poi scegliere di accedere ai livelli avanzati.
Lunedì ore: 20.00 – 22.30
Sede: M2 Cimiano
Giovedì ore: 20.00 – 22.30
Sede: M3 Lodi
Venerdì ore: 20.00 – 22.30
Sede: M3 Maciachini
Durante il primo anno verranno proposte attività laboratoriali volte a raggiungere i seguenti obiettivi:
Creare gruppo
Questo primo step è significativo per acquisire o migliorare alcune importanti competenze in un clima divertente. Attraverso il gruppo si lavora per acquisire fiducia, sospendere il giudizio, ascoltare e ascoltarsi, condividere idee e difficoltà, comunicare nel rispetto degli altri e collaborare nella creatività.
Il corpo e la consapevolezza fisica
Il nostro corpo comunica sempre (comunicazione non verbale): è importante sapere che cosa sta dicendo.
Acquisire consapevolezza fisica (propriocezione) significa comprendere come si muove il nostro corpo, anche in una semplice camminata: è fondamentale essere consapevoli delle proprie tensioni fisiche e lavorare per scioglierle.
Dopo aver imparato a muoversi con consapevolezza, si può utilizzare in modo più soddisfacente il corpo come strumento d’espressione in armonia con la voce, pronti a dare vita ai personaggi da interpretare.
Il respiro e la voce
Prima di utilizzare in modo ottimale la voce è essenziale imparare una corretta respirazione. L’uso armonico dell’apparato fonatorio – in particolare il diaframma – migliora l’espressività emotiva.
Improvvisare a teatro
Saper improvvisare è fondamentale per approcciare e mettere in scena un testo teatrale. Il corpo e la voce reagiscono a tutto ciò che gli accade attorno: questo è già il motore creativo dell’improvvisazione. Se si è in ascolto e consapevoli, dall’improvvisazione su un tema il risultato acquisirà senso e sarà chiaro allo spettatore.
La memoria fisica e l’azione scenica (fare memoria)
Quando si racconta una storia, si tende spesso ad avere paura dei testi da imparare. Durante il percorso, si scopre quanto in realtà sia facile “fare memoria” in modo nuovo ed efficace: se è chiaro il senso del discorso, si scopre che le parole e le azioni sceniche risultano naturalmente collegabili.
Nota: tranquilli, potete anche dimenticare una battuta! Arriverete in fondo all’anno che saprete come fare ad uscire dall’impasse!
Il corso ha una frequenza settimanale, inizia a Ottobre e termina a Giugno per un totale di 80 ore. Ogni lezione ha una durata di 2h30min.
È possibile frequentare anche il livello intermedio e poi scegliere di accedere al livello avanzato.
Giovedì ore: 20.00 – 22.30
Sede: Sant’Ambrogio presso teatro Trebbo (M2 SANT’AMBROGIO)
Durante il corso intermedio verranno proposte attività laboratoriali volte a raggiungere i seguenti obiettivi:
Creare gruppo
Questo primo step, necessario ad ogni livello, è fondamentale. Attraverso il lavoro di gruppo, sospendendo il giudizio su di sé e dei compagni, è possibile acquisire maggiore fiducia, migliorare l’ascolto, imparare a collaborare nella creatività e a condividere idee e difficoltà, comunicandole nel rispetto degli altri.
Consapevolezza fisica
Il nostro corpo comunica sempre (comunicazione non verbale) ed è importante quindi consolidare la consapevolezza delle proprie abilità e dei propri limiti (propriocezione). A questo punto è possibile approfondire il percorso per allentare le tensioni fisiche e favorire un’emissione vocale libera e sana.
Espressività emotiva
Poste le suddette basi, l’allievo è pronto a toccare sfere emotive più profonde, in favore di una maggiore espressività nella comunicazione gestuale e verbale.
Il personaggio
Si pongono le basi teoriche e tecniche per costruire l’azione scenica. Si comincia a esplorare la drammaturgia (monologhi e dialoghi), attraverso l’analisi del testo e la conseguente messa in scena. Si può affrontare il lavoro sulla costruzione del personaggio sulla base delle indicazioni dell’Autore.
L’improvvisazione
Il corpo e la voce reagiscono a tutto ciò che accade attorno a loro ed è proprio questo il motore creativo dell’improvvisazione. Se si è in ascolto e consapevoli, si può improvvisare su temi/atmosfere/situazioni date e/o sulla base dell’analisi di un testo drammaturgico.
Saggio
Alla fine dell’anno accademico, si mette in scena un’opera drammaturgica (o una composizione di diverse opere) affinché l’allievo possa sperimentare le tecniche, le scoperte e le consapevolezze acquisite durante il percorso.
Il corso ha una frequenza settimanale, inizia a Ottobre e termina a Giugno per un totale di 80 ore. Ogni lezione ha una durata di 2h30min.
È possibile frequentare anche il livello intermedio e poi scegliere di accedere al livello avanzato.
Giovedì ore: 20.00 – 22.30
Sede: Sant’Ambrogio presso teatro Trebbo (M2 SANT’AMBROGIO)
Durante il corso intermedio verranno proposte attività laboratoriali volte a raggiungere i seguenti obiettivi:
Creare gruppo
Questo primo step, necessario ad ogni livello, è fondamentale. Attraverso il lavoro di gruppo, sospendendo il giudizio su di sé e dei compagni, è possibile acquisire maggiore fiducia, migliorare l’ascolto, imparare a collaborare nella creatività e a condividere idee e difficoltà, comunicandole nel rispetto degli altri.
Consapevolezza fisica
Il nostro corpo comunica sempre (comunicazione non verbale) ed è importante quindi consolidare la consapevolezza delle proprie abilità e dei propri limiti (propriocezione). A questo punto è possibile approfondire il percorso per allentare le tensioni fisiche e favorire un’emissione vocale libera e sana.
Espressività emotiva
Poste le suddette basi, l’allievo è pronto a toccare sfere emotive più profonde, in favore di una maggiore espressività nella comunicazione gestuale e verbale.
Il personaggio
Si pongono le basi teoriche e tecniche per costruire l’azione scenica. Si comincia a esplorare la drammaturgia (monologhi e dialoghi), attraverso l’analisi del testo e la conseguente messa in scena. Si può affrontare il lavoro sulla costruzione del personaggio sulla base delle indicazioni dell’Autore.
L’improvvisazione
Il corpo e la voce reagiscono a tutto ciò che accade attorno a loro ed è proprio questo il motore creativo dell’improvvisazione. Se si è in ascolto e consapevoli, si può improvvisare su temi/atmosfere/situazioni date e/o sulla base dell’analisi di un testo drammaturgico.
Saggio
Alla fine dell’anno accademico, si mette in scena un’opera drammaturgica (o una composizione di diverse opere) affinché l’allievo possa sperimentare le tecniche, le scoperte e le consapevolezze acquisite durante il percorso.
basato sulla Biomeccanica Teatrale
Il corso a Milano ha una frequenza settimanale, inizia a Ottobre e termina a Giugno per un totale di 108 ore. Ogni lezione ha una durata di 3h. Alla fine del percorso annuale verrà messo in scena un saggio/spettacolo.
Mercoledì ore: 20.00 – 23.00
Sede: M2 Cimiano
Il terzo anno completa la formazione dell’attore e promuove l’autonomia della sua creatività scenica.
Si continua a lavorare in un clima di libertà, rispetto e gioia, per acquisire fiducia, sospendere il giudizio, ascoltare e ascoltarsi, condividere idee e difficoltà, comunicare nel rispetto degli altri e collaborare nella creatività.
Presa coscienza dell’interdipendenza tra respiro, corpo e voce, si può approfondire il training dell’attore per espandere apertura e libertà.
Si propone una serie di esercizi basati sull’azione-reazione fisico-emotiva: ogni evento genera una reazione dell’attore e cambia la vita del personaggio: l’allievo deve lavorare affinché tale meccanismo diventi automatico sulla scena.
Si chiarisce, quindi, il processo della recitazione applicandolo alle improvvisazioni a tema libero, ai monologhi e ai dialoghi tratti da testi drammaturgici.
Si pongono le basi per rendere l’allievo autonomo rispetto alla composizione dell’azione scenica, anche grazie a strumenti acquisiti dalla Biomeccanica Teatrale.
Al termine del corso si mette in scena un saggio/spettacolo basato su un testo drammaturgico d’Autore.
Il corso a Milano ha una frequenza settimanale, inizia a Ottobre e termina a Giugno per un totale di 108 ore. Ogni lezione ha una durata di 3h. Alla fine del percorso annuale verrà messo in scena un saggio/spettacolo.
Mercoledì ore: 20.00 – 23.00
Sede: M2 Cimiano
Il terzo anno completa la formazione dell’attore e promuove l’autonomia della sua creatività scenica.
Si continua a lavorare in un clima di libertà, rispetto e gioia, per acquisire fiducia, sospendere il giudizio, ascoltare e ascoltarsi, condividere idee e difficoltà, comunicare nel rispetto degli altri e collaborare nella creatività.
Presa coscienza dell’interdipendenza tra respiro, corpo e voce, si può approfondire il training dell’attore per espandere apertura e libertà.
Si propone una serie di esercizi basati sull’azione-reazione fisico-emotiva: ogni evento genera una reazione dell’attore e cambia la vita del personaggio: l’allievo deve lavorare affinché tale meccanismo diventi automatico sulla scena.
Si chiarisce, quindi, il processo della recitazione applicandolo alle improvvisazioni a tema libero, ai monologhi e ai dialoghi tratti da testi drammaturgici.
Si pongono le basi per rendere l’allievo autonomo rispetto alla composizione dell’azione scenica, anche grazie a strumenti acquisiti dalla Biomeccanica Teatrale.
Al termine del corso si mette in scena un saggio/spettacolo basato su un testo drammaturgico d’Autore.
Il corso ha una frequenza settimanale, inizia ad Ottobre e termina a Giugno per un totale di 96 ore. Ogni lezione ha una durata di 3h.
Lunedì ore: 20.00 – 23.00
Sede: Sant’Ambrogio presso teatro Trebbo (M2 SANT’AMBROGIO)
La Commedia dell’Arte è un prezioso patrimonio culturale del nostro Rinascimento, che dopo due secoli di successi in tutta Europa ha determinato il teatro moderno, l’intero mondo dello spettacolo e della comunicazione.
Il laboratorio ha la doppia finalità di divulgare tale conoscenza e formare l’attore.
I Vantaggi
È indubbia l’utilità di questo linguaggio teatrale nell’ambito della formazione per i temi di lavoro fondamentali che propone all’allievo o al giovane professionista: la caratterizzazione del personaggio, l’improvvisazione fisica e verbale, il ritmo e la comicità, l’uso dello spazio senza quarta parete, ovvero in forte relazione con lo spettatore, la precisione e la chiarezza del gesto.
La Maschera e i Tipi Fissi
L’uso della maschera teatrale ha origini antiche, ma nel Cinquecento, in Italia, il suo uso diventa funzionale alla definizione dei Tipi Fissi, detti appunto anche Maschere, ovvero i personaggi della Commedia dell’Arte, ciascuno rappresentativo di una categoria sociale: i ricchi, i servi, i vecchi, i giovani, le donne, i militari ecc. In Commedia la comunione tra pubblico e attori è totale: il popolo racconta se stesso e ogni spettatore si rispecchia in una maschera (gli Zanni, Pantalone, il Capitano…). Ciascuna maschera ha caratteristiche fisiche e attitudini precise e coerenti con il proprio ruolo sociale, i comportamenti e il carattere.
Il Corpo e il Linguaggio
L’allievo si mette in gioco, si diverte, sperimenta diverse fisicità e vocalità, scopre diverse possibilità comunicative ed espressive, sia osservando i compagni -altre maschere- sia in prima persona.
L’Improvvisazione
I canovacci, le storie che vengono raccontate, permettono all’allievo di cimentarsi in un intreccio di improvvisazione e repertorio (testi a memoria). Scegliendo una maschera, per esempio Arlecchino, un tema, per esempio la fame, un obiettivo concreto, per esempio sottrarre del cibo al suo padrone Pantalone, l’allievo può sperimentare azioni sceniche e scoprire reazioni conflittuali e comiche diventando maschera egli stesso!
Il Canovaccio Finale
Al termine del percorso il gruppo mette in scena un canovaccio originale con la supervisione drammaturgica e scenica del conduttore.
Il corso ha una frequenza settimanale, inizia ad Ottobre e termina a Giugno per un totale di 96 ore. Ogni lezione ha una durata di 3h.
Lunedì ore: 20.00 – 23.00
Sede: Sant’Ambrogio presso teatro Trebbo (M2 SANT’AMBROGIO)
La Commedia dell’Arte è un prezioso patrimonio culturale del nostro Rinascimento, che dopo due secoli di successi in tutta Europa ha determinato il teatro moderno, l’intero mondo dello spettacolo e della comunicazione.
Il laboratorio ha la doppia finalità di divulgare tale conoscenza e formare l’attore.
I Vantaggi
È indubbia l’utilità di questo linguaggio teatrale nell’ambito della formazione per i temi di lavoro fondamentali che propone all’allievo o al giovane professionista: la caratterizzazione del personaggio, l’improvvisazione fisica e verbale, il ritmo e la comicità, l’uso dello spazio senza quarta parete, ovvero in forte relazione con lo spettatore, la precisione e la chiarezza del gesto.
La Maschera e i Tipi Fissi
L’uso della maschera teatrale ha origini antiche, ma nel Cinquecento, in Italia, il suo uso diventa funzionale alla definizione dei Tipi Fissi, detti appunto anche Maschere, ovvero i personaggi della Commedia dell’Arte, ciascuno rappresentativo di una categoria sociale: i ricchi, i servi, i vecchi, i giovani, le donne, i militari ecc. In Commedia la comunione tra pubblico e attori è totale: il popolo racconta se stesso e ogni spettatore si rispecchia in una maschera (gli Zanni, Pantalone, il Capitano…). Ciascuna maschera ha caratteristiche fisiche e attitudini precise e coerenti con il proprio ruolo sociale, i comportamenti e il carattere.
Il Corpo e il Linguaggio
L’allievo si mette in gioco, si diverte, sperimenta diverse fisicità e vocalità, scopre diverse possibilità comunicative ed espressive, sia osservando i compagni -altre maschere- sia in prima persona.
L’Improvvisazione
I canovacci, le storie che vengono raccontate, permettono all’allievo di cimentarsi in un intreccio di improvvisazione e repertorio (testi a memoria). Scegliendo una maschera, per esempio Arlecchino, un tema, per esempio la fame, un obiettivo concreto, per esempio sottrarre del cibo al suo padrone Pantalone, l’allievo può sperimentare azioni sceniche e scoprire reazioni conflittuali e comiche diventando maschera egli stesso!
Il Canovaccio Finale
Al termine del percorso il gruppo mette in scena un canovaccio originale con la supervisione drammaturgica e scenica del conduttore.
La scuola propone un percorso di studi etico, nel massimo rispetto per la persona, con un programma strutturato (ogni anno prepara il successivo) e moderno, che mette al centro il corpo e il gesto dando loro la stessa dignità della parola.
Teatro Riflesso opera su diverse sedi in centro a Milano facilmente raggiungibili in metro e tutti i mezzi pubblici: avviciniamo il Teatro alla città!
a nostra scuola permette di accedere ai corsi avanzati previo colloquio con il direttore ed eventuale provino (solo se ritenuto necessario).
Ore: 16.45 – 18.15
Sede: M2 Cimiano
Ore: 16.45 – 18.15
Sede: M3 Maciachini
x
Ore: 16.45 – 18.15
Sede: M3 Lodi
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Ore: 18.15 – 20.00
Sede: M2 Cimiano
Ore: 18.15 – 20.00
Sede: M3 Maciachini
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Ore: 18.15 – 20.00
Sede: M3 Lodi
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Ore: 20.00 – 22.30 Sede: M2 Cimiano
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Ore: 20.00 – 22.30
Sede: M3 Lodi
Ore: 20.00 – 22.30
Sede: M3 Maciachini
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Ore: 20.00 – 22.30
Sede: TREBBO (M2 SANT’AMBROGIO)
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LUNEDì 20.00 – 23.00
Sede: TREBBO (M2 SANT’AMBROGIO)
Ore: 16.45 – 18.15
Sede: M2 Cimiano
Ore: 16.45 – 18.15
Sede: M3 Maciachini
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Ore: 16.45 – 18.15
Sede: M3 Lodi
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Ore: 18.15 – 20.00
Sede: M2 Cimiano
Ore: 18.15 – 20.00
Sede: M3 Maciachini
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Ore: 18.15 – 20.00
Sede: M3 Lodi
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Ore: 20.00 – 22.30
Sede: M2 Cimiano
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Ore: 20.00 – 22.30
Sede: M3 Lodi
Ore: 20.00 – 22.30
Sede: M3 Maciachini
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Ore: 20.00 – 23.00 Sede: M2 Cimiano
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Via Vallarsa, 2, 20139 Milano
Sede Cimiano (c/o Spazio Penelope)
Via Picco Madre Anna Eugenia, 16, 20132 Milano
Sede Maciachini (c/o Arts&Hearts Lab)
Via Benigno Crespi, 13, 20159 Milano
Sede Teatro Trebbo
Via De Amicis 17 – 20123 Milano (Quartiere Porta Genova, Ticinese)
Teatro RIflesso Milano
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